Voi che vivete sicuri 
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo

 

Considerate, ci ricorda Monica Perosino, che non esistono parole per raccontare le città rase al suolo, scomparse, dissolte, distrutte da centinaia di bombe.

 

Queste ed altre intense riflessioni ci sono state regalate dalla giornalista de La Stampa, venuta al Liceo de Amicis per dialogare con gli studenti delle classi 4A e 5A, che nel corso dell’estate 2023 hanno letto La neve di Mariupol, una testimonianza in diretta dei primi mesi della guerra in Ucraina.
Come raccontare questa guerra? Monica Perosino ha scelto la strada della verità. del sudore, della fatica, della paura, la strada della vita delle persone che ha incontrato nei lunghi mesi del 2022 vissuti sul territorio ucraino.
Nel suo racconto la  guerra rivive attraverso le parole, le descrizioni dettagliate degli ucraini, che parlano con facilità delle loro vite, delle loro vicende più intime. Sì, perché in Ucraina, ci dice Monica,  nonostante tutto la gente continua ad avere voglia di raccontare, di amare, lavorare, ridere, avere una vita normale.
Sono le donne, come in tutte le guerre, a portare avanti la famiglia, i figli, quello che rimane dell’esistenza precedente. Sono le donne che subiscono stupri, violenze inaudite, umiliazioni indicibili. Sono donne la giornalista, l’interprete che per 40 chilometri viaggiano su un’auto verso la salvezza, su una strada dai bordi cosparsi di bombe.

 

Il fitto scambio di domande e risposte ci ha trascinati verso tante altre domande, dalle risposte incerte: il presente e il futuro dell’informazione, minacciata da manipolazioni continue; la difficile e lenta ricostruzione di una convivenza tra popoli, effettiva, vera, prima della guerra; il senso di ‘colpa’ di chi, come Monica, si sente una sopravvissuta, che ha potuto tornare a casa, riunirsi alla propria famiglia.

 

A conclusione del nostro incontro Monica ci ha ricordato come, in guerra, parole banali come VITA tornano a risplendere nel loro più profondo significato.

Grazie di cuore!

Chiara Perlo